L’uveite è l’infiammazione dell’uvea, cioè la membrana posta tra cornea e sclera. Esistono diverse forme di uveite e moltissime possono essere le cause. Generalmente il trattamento è a base di steroidi e cortisone per ridurre l’infiammazione oculare.

L’uveite è un’infiammazione dell’uvea, ossia lo strato intermedio dell’occhio composto di iride, corpo ciliare e coroide.

Le uveiti possono avere molte cause, compresi i traumi oculari e le malattie infiammatorie. Anche l’esposizione a sostanze chimiche tossiche come i pesticidi o gli acidi usati nell’industria possono provocare l’uveite.

L’uveite viene classificata in base alla localizzazione nell’uvea oculare:

  • uveite anteriore: è l’infiammazione dell’iride (irite) o iride e corpo ciliare

  • uveite intermedia: è l’infiammazione del corpo ciliare

  • uveite posteriore: è l’infiammazione della coroide

  • panuveite: è l’infiammazione di tutte le zone dell’uvea

Molte cause di uveite sono croniche e possono produrre numerose complicazioni, tra cui spaccature corneali, cataratta, elevata pressione intraoculare, glaucoma, essudazione retinica o distacco di retina. Tali complicazioni possono esitare nella perdita della vista.

L’uveite colpisce più frequentemente le persone tra i 20 ed i 50 anni. Uno studio californiano stima che più di 280.000 persone nei solo Stati Uniti siano affette da uveite ogni anno. È un numero 3 volte più grande di quello che si pensasse. Lo studio, basato sulle cartelle mediche di sei comunità del nord della California, ha anche stimato che l’uveite sia la causa di 30.000 nuovi casi di cecità ogni anno e fino al 10% di tutte la cause di cecità. 

L’uveite anteriore è la forma più comune, con una incidenza annuale di circa 8-15 casi per 100.000 persone. Questo tipo di uveite colpisce in egual numero uomini e donne.

Sintomi dell'uveite

Circa la metà di tutti i casi di uveite, di cui la maggior parte nell’uvea anteriore, non hanno una causa certa. I sintomi principali includono ipersensibilità alla luce, calo visivo, dolore oculare ed occhio rosso.

Le uveiti intermedie e posteriori sono perlopiù prive di dolore ed i sintomi sono: visione appannata e miodesopsie (mosche volanti nel campo visivo) tipicamente in entrambi gli occhi. La maggior parte delle persone con uveite intermedia sono nei primi 40 anni di vita.

La panuveite ha una combinazione delle sintomatologie sopra elencate.

Centro Oculistico Bresciano

Cosa provoca l'uveite?

Moltissime possono essere le cause di uveite, comprese infezioni virali, fungine e batteriche. Tuttavia, in molto casi, l’origine rimane sconosciuta.

Può talvolta delinearsi una origine traumatica (anche chirurgica), oppure infezioni o infiammazioni sistemiche.

Alcune delle più frequenti cause sistemiche sono:

  • epiteliopatia acuta posteriore multifocale a placche

  • spondilite anchilosante

  • malattia di Bechet

  • retinocoroidopatia Birdshot

  • brucellosi

  • herpes simplex

  • herpes zoster

  • rettocolite ulcerosa

  • morbo di Crohn

  • artrite reumatoide giovanile

  • malattia di Kawasaki

  • leprtospirosi

  • malattia di Lyme

  • sclerosi multipla

  • histoplasmosi oculare presunta

  • artrite psoriasica

  • sindrome di Reiter

  • sarcoidosi

  • sifilide

  • lupus eritematoso sistemico

  • toxocariasi

  • toxoplasmosi

  • tubercolosi

  • sindrome di Vogt-Koyanagi-Harada

 

Inoltre, una recente pubblicazione sulla rivista Ophthalmology mostra che il fumo è un fattore di rischio per l’uveite: “Cigarette smoke includes compounds that stimulate inflammation within the blood vessels, and this may contribute to immune system disruption and uveitis”

Trattamenti e cure per l'uveite

Tipicamente il trattamento è a base di steroidi e cortisone per ridurre l’infiammazione oculare. Può essere somministrato in colliri, pastiglie o iniezioni in base al tipo di uveite.

Normalmente per le uveiti anteriori la somministrazione è in gocce di collirio, mentre per le forme posteriori possono essere utilizzate iniezioni oppure speciali dispositivi retinici a lento rilascio di cortisone dalla durata di alcuni mesi (Ozurdex).

L’utilizzo a lungo termine di cortisone deve essere attentamente monitorato dal medico.

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